Il Corochinato è un simbolo dell’identità genovese, una bevanda che racchiude quasi un secolo di cultura e socialità. Nato nei primi anni Trenta nel quartiere di Corso Firenze, prende il nome proprio da questa zona, abbreviata in “Coro”, unita all’ingrediente chiave che ne definisce il carattere: la china. Da qui: Coro-chinato.
L’idea di creare un vino aromatizzato dal gusto amaro-dolce fu della Premiata Enoteca e Drogheria G.V. Ledda, storica realtà genovese che ancora oggi mantiene viva la tradizione. L’ispirazione arriva dal più famoso Barolo chinato piemontese, ma l’identità del Corochinato è sempre stata ben distinta: un vino pensato per il popolo, per i momenti conviviali e per gli aperitivi semplici ma intensi.
Il Corochinato: molto più di un vermut
Il Corochinato si inserisce nella grande famiglia dei vini aromatizzati, in particolare nella tipologia dei vermut. A differenza di questi, però, il Corochinato utilizza vino bianco come base e una selezione di erbe officinali e spezie naturali, tra cui spicca la corteccia di china. Il risultato è un profilo aromatico ricco e distintivo: leggermente amaro, agrumato, con un finale speziato persistente.

L’intento originario era quello di creare un vino digestivo, perfetto per l’aperitivo. Col tempo, però, il Corochinato ha assunto un valore molto più ampio, diventando un vero e proprio simbolo culturale di Genova. Per molti genovesi, bere un Corochinato significa evocare ricordi familiari, momenti passati nei vicoli della città, chiacchierate al bar e partite a carte con gli amici.
La sua epoca d’oro
Negli anni Cinquanta e Sessanta il Corochinato raggiunge l’apice della sua popolarità. Viene servito nei bar di quartiere, nei circoli e nelle osterie, spesso accompagnato dalla tipica focaccia genovese. È una bevanda democratica, amata da tutte le classi sociali: il vino dell’aperitivo, ma anche quello che si offre agli ospiti in casa, o si sorseggia in terrazza guardando il mare.

L’etichetta della bottiglia, raffigurante la Lanterna di Genova e lo scorcio del porto, è oggi considerata un’icona del design popolare italiano. Alcune versioni storiche dell’etichetta sono diventate oggetto da collezione per appassionati e nostalgici.
Un ritorno in grande stile
Dopo un periodo di minor visibilità, il Corochinato ha conosciuto negli ultimi anni una riscoperta sorprendente. Grazie al crescente interesse verso i prodotti locali, artigianali e legati alla tradizione, questo vino ha riconquistato un posto d’onore negli aperitivi liguri e non solo.
Oggi viene prodotto seguendo la ricetta originale, rimasta invariata dal 1931, e continua a essere distribuito in bottiglie dal design retrò, inconfondibili. Sempre più bartender lo utilizzano anche per creare cocktail rivisitati, spesso in alternativa al vermut tradizionale.
Corochinato oggi: dove trovarlo
Il Corochinato è reperibile in diverse enoteche liguri e in alcune selezionate boutique del gusto in tutta Italia. Tuttavia, il modo più semplice per acquistarlo è online: sul sito ufficiale Corochinato.it è possibile trovare tutte le versioni disponibili, dalle bottiglie classiche ai formati speciali da regalare.

Perché scegliere il Corochinato
Acquistare il Corochinato oggi significa sostenere una tradizione locale, ma anche scoprire un gusto nuovo per molti, capace di regalare un’esperienza autentica e originale. È una bevanda perfetta per chi ama i sapori complessi, per chi è curioso, per chi vuole portare a tavola un pezzo di Genova.
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Non perdere l’occasione di assaporare un vino che ha attraversato quasi cento anni di storia genovese. Ordina il tuo Corochinato e rendi speciale il tuo prossimo aperitivo. Un sorso ti porterà nei vicoli della Superba, tra profumi di mare, focaccia calda e chiacchiere senza tempo.